Cagliari, 11 maggio 2017 – Nordai ha portato un piccolo contributo alla conferenza stampa dell’Assessorato dei trasporti della Sardegna. Alla presenza dell’Assessore Massimo Deiana e del direttore generale Gabriella Massidda, ha presentato GeoNue Transit, realizzato grazie agli Open Data rilasciati dall’assessorato qualche tempo fa.

Nordai è una startup innovativa che lavora principalmente per le Pubbliche Amministrazioni, in particolare per i piccoli Comuni, dove uno degli obiettivi del suo servizio di punta, GeoNue, è l’apertura dei dati geografici,

Per poter offrire un servizio innovativo ai piccoli comuni che hanno da sempre difficoltà a trovare delle risorse, la startup Nordai ha puntato su 3 cose: il cloud, che abbatte totalmente i costi di infrastruttura e consente di offrire un servizio pronto all’uso; l’open source, che abbatte i costi di licenza; gli open data, come quelli regionali, che consentono di dare ai comuni una buona base di informazioni sulle quali poi l’ente può integrare quelle di dettaglio del proprio territorio, come ad esempio l’urbanistica, dove la Regione mette i dati come quelli delle Foto storiche, del Catasto, del Piano Paesaggistico, del Rischio idrogeologico e il Comune li prende e ci sovrappone i suoi come il PUC, Piano Particolareggiato.

L’assessorato ai Trasporti ha pubblicato gli open data riguardanti le linee e gli orari dei mezzi pubblici della Sardegna e, data la loro importanza sia per i cittadini, sia per i turisti, Nordai ha integrato queste informazioni sul servizio GeoNue.

Considerato che i dati pubblicati dall’assessorato seguono uno standard “applicativo” – e quindi di difficile lettura da parte degli utenti – per rendere questi dati fruibili a tutti, in linea con la filosofia che caratterizza da sempre l’azienda,  utilizzando una piattaforma open source, chiamata OpenTripPlanner, importando gli open data dell’assessorato ai trasporti e lo stradario di OpenStreetMap (una sorta di wiki che mappa le strade di tutto il mondo alla pari di Google, solo che i dati sono aperti e riutilizzabili) è stato realizzato GeoNue Transit.

GeoNue Transit, oltre a calcolare i percorsi e visualizzare gli orari delle fermate come fa Google & co, consente di rispondere ad una semplice domanda: data la mia posizione e un tot di tempo a disposizione, dove posso andare con i mezzi pubblici? Ecco quindi che inserendo un punto in mappa vengono visualizzate delle aree colorate che mostrano in maniera semplice in quanto tempo riesco ad arrivare in quelle zone partendo dal punto inserito. Questo tipo di mappa viene chiamata mappa temporale o isòcrona ed è utile al cittadino, al turista, ma anche alle amministrazioni che possono fare analisi sui trasporti sfruttando questo tipo di rappresentazione grafica.

Un altro punto di forza di GeoNue Transit, non evidente ma importantissimo, è che dispone di servizi di interoperabilità, grazie ai quali anche altre piattaforme o App si possono collegare per utilizzare i servizi di ricerca percorsi, visualizzare gli orari delle fermate o per generare le mappe temporali.

Pensate, ad esempio, a uno sviluppatore che sta facendo un’app sui Nuraghi e ha bisogno di integrare un calcolo percorsi dei mezzi pubblici; non deve svilupparlo, può “agganciarsi” alla nostra piattaforma e sfruttare i suoi servizi. Nordai ha mostrato queste potenzialità in occasione dell’OpenDataDay: i ragazzi del Convitto Nazionale, una scuola media di Cagliari, hanno georiferito dei punti di interesse (Musei, Chiese, Aree verdi), li hanno resi open e infine è stata creata un’app che sfrutta le mappe temporali di GeoNue Transit. In questo modo possono sapere quanto tempo ci vuole per raggiungere i punti di interesse da loro creati con i mezzi pubblici.

Tutto questo genera un circuito virtuoso che parte proprio dai dati pubblicati dall’assessorato, senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile. Se le Regioni concentrassero di più i loro sforzi nella pubblicazione e nel mantenimento dei dati aperti, dando continuità e affidabilità al servizio, possono nascere tante nuove aziende.

Un po’ di tempo fa L’Unione Europea ha stimato il valore di mercato diretto generabile dal riutilizzo degli Open Data in 55,3 miliardi di euro, con una crescita prevista di quasi il 37% per il 2020. Oggi i dati sono il principale motore dell’economia, generano ricchezza e, parallelamente, trasparenza.

Chi siamo

Nordai è una Startup che si occupa di informazione geografica e ha creato GeoNue, un servizio in Cloud, disponibile per chiunque (pubblico o privato) ma pensato avendo in mente le difficoltà (finanziarie e organizzative) che incontrano i comuni medi e piccoli per dotarsi di un Sistema Informativo che gli consenta di creare, catalogare, certificare e condividere i propri dati geografici.

GeoNue ha avuto una grande spinta dal fatto che la Sardegna, con il suo SITR, è da 10 anni un esempio per egli open data geografici.

GeoNue ha reso possibile anche per i piccoli comuni avere un sistema all’avanguardia, e dotare i propri cittadini di servizi da SmartCity. In questo modo contribuisce – partendo dal basso – al completamento di quel Sistema Informativo Territoriale Federato che l’Unione Europea chiede da 10 anni con INSPIRE.

Il primo Comune ad adottare il servizio, Sedilo (un comune di appena 2 mila abitanti), è diventato – grazie al fatto che GeoNue utilizza standard e servizi di interoperabilità (INSPIRE e OGC) – il primo comune in Italia a comunicare in automatico al governo i propri dati territoriali, tanto da farsi segnalare come “Best practice” da parte dell’AgID e poi premiare a ForumPA 2015.

Per capire quanto è importante un sistema interoperabilità basti pensare che solo pochi giorni fa l’Unione Europea ha lanciato in beta il portale degli OpenData, e un piccolo comune come Sedilo ne fa già parte con oltre 40 dataset geografici tra cui il Piano urbanistico e il Piano particolareggiato (per dare un po’ di prospettiva sull’importanza del risultato di GeoNue con Sedilo, un comune come Cagliari nel portale europeo ha 20 datasets, di cui nessuno geografico).

Dopo Sedilo hanno adottato il servizio i comuni dell’Unione dei Comuni del Guilcier e, da gennaio, lo faranno anche altri Comuni sardi.

Ciascun Comune ha il suo Sistema Informativo, per valorizzare al meglio le proprie peculiarità (storia, cultura, eno-gastronomia, ambiente, tradizioni, artigianato, economia, etc). Al tempo stesso, pur restando autonomi, tutti questi Comuni sono federati tra loro e sono collegati in automatico(oltre che al RNDT) anche al SITR della Regione Sardegna.

 

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Nordai è una startup fondata nel 2013 grazie a un finanziamento ottenuto vincendo un bando europeo promosso da Sardegna Ricerche. La società ha sviluppato il servizio GeoNue, una piattaforma web, basata esclusivamente su tecnologie Open Source e Cloud Computing,  che consente di avere a disposizione tutte le funzionalità di un servizio informativo territoriale avanzato (GIS) a supporto della gestione e pianificazione territoriale.

La mission di Nordai è creare servizi semplici e innovativi, rendendo le migliori tecnologie accessibili anche ai Comuni piccoli e medi, eliminando il digital divide “dimensionale” che vede l’aggettivo “Smart” sempre affiancato a “City”.

La società pubblica ogni settimana #LaMappaDelLunedì attraverso il suo canale twitter @Nordai_it: una iniziativa pro-bono per la quale un dataset rilasciato su web come opendata è riusato ed esposto su una mappa intuitiva a beneficio della collettività, oppure crea di propria iniziativa un dataset utile e lo rilascia come opengeodata.