<iframe width="100%" height="700px" frameBorder="0" src="https://app.geonue.com/mapstore/embedded.html#/150"></iframe><!-- [et_pb_line_break_holder] -->
Legenda
<iframe width="100%" height="400px" frameBorder="0" src="https://app.geonue.com/mapstore/embedded.html#/150"></iframe><!-- [et_pb_line_break_holder] -->
Legenda

Oggi con #LaMappaDelLunedì le zone sismiche nei comuni italiani.

p.s. novità in arrivo su GeoNue, stay tuned! 🙂

Per ridurre gli effetti del terremoto, l’azione dello Stato si è concentrata sulla classificazione del territorio, in base all’intensità e frequenza dei terremoti del passato, e sull’applicazione di speciali norme per le costruzioni nelle zone classificate sismiche.

La legislazione antisismica italiana, allineata alle più moderne normative a livello internazionale prescrive norme tecniche in base alle quali un edificio debba sopportare senza gravi danni i terremoti meno forti e senza crollare i terremoti più forti, salvaguardando prima di tutto le vite umane.

La classificazione sismica (zona sismica di appartenenza del comune) rimane utile solo per la gestione della pianificazione e per il controllo del territorio da parte degli enti preposti (Regione, Genio civile, ecc.).

Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti
Zona 2 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti
Zona 3 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti ma rari
Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa. I terremoti sono rari

Fonti: Protezione civile

   

Condizioni per riprodurre la mappa

La mappa e i dati sono rilasciati con licenza CC BY SA
La mappa (sia nella versione pubblicata in questa pagina che nel navigatore full screen) può essere ripubbicata su carta o internet o in altro modo utilizzata, in tutto o in parte, anche senza il preventivo consenso di Nordai Srl, a condizione che sia citata la fonte attraverso la seguente dicitura, impressa in caratteri ben visibili: Realizzato da Nordai Srl sulla piattaforma GeoNue (oppure in inglese: Made with GeoNue By Nordai Srl) seguito dall'indirizzo web del nostro sito e dal nostro account twitter. Ove i materiali, dati o informazioni siano utilizzati in forma digitale, la citazione della fonte dovrà - oltre a contenere i riferimenti sopra indicati agli autori originari dei dati - essere effettuata in modo da consentire un collegamento ipertestuale (link) alla pagina https://www.geonue.com/le-zone-sismiche-nei-comuni-italiani In ogni caso, dell’avvenuta riproduzione, in forma analogica o digitale, dei materiali tratti da www.geonue.com dovrà essere data tempestiva comunicazione al seguente indirizzo (info@geonue.com), allegando, laddove possibile, copia elettronica dell’articolo in cui i materiali sono stati riprodotti ovvero il link alla pagina internet su cui sono stati ri-pubblicati.

Licenza Creative Commons