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GEOforALL – Una eccellente pratica che tutti i comuni possono prendere ad esempio per rendere più efficace ed efficiente un servizio che è d’obbligo.


 

Attraverso i social network mi giunge notizia di un atlante geografico di un piccolo comune della Sardegna che offre dataset geografici molto utili, utilizzabili in varie modalità: consultazione interattiva, servizi di interoperabilità a standard OGC, download e, dulcis in fundo, tutto pubblicato con una licenza d’uso open.

Come ha fatto un comune di meno di 2.200 abitanti a fare questo salto di qualità ponendosi come buona pratica da imitare per tutti i comuni d’Italia?

Un Atlante che è la gioia dei professionisti del territorio ai quali sono richieste dagli enti, nelle pratiche autorizzative, dati geografici che gli stessi enti non rendono disponibili in modalità aperta.

Dataset come il Piano Urbanistico Comunale, il Piano di Protezione Civile, il Piano Particolareggiato ed ancora i punti di interesse storico e i punti di interesse commerciale, il catasto storico, e tanto altro ancora, sono disponibili sia in consultazione attraverso una web-mapping application, sia come servizi di interoperabilità WMS, WFS e CSW, che in download in ben cinque formati (più di 50 dataset, alcuni di derivazione regionale), tutto con licenza Creative Commons Attribuzione.

Se consideriamo inoltre che il Comune si trova in una regione che rende disponibile in open tutto il suo patrimonio geografico, allora cittadini, professionisti ed imprese possono sentirsi finalmente contenti e ben serviti.

Dopo aver navigato sull’Atlante ho cercato maggiori informazioni scrivendo una mail all’indirizzo indicato nella sezione “contatti” del sito. Mi hanno risposto a distanza di qualche ora ed ho così ho scoperto che l’Atlante è pubblicato attraverso un servizio in cloud chiavi in mano, denominato GeoNue, reso disponibile da una giovane startup sarda, la Nordai – Nuragic Innovation. La piattaforma è stata sviluppata utilizzando componenti software open-source.

Tanto di cappello alla scelta del Comune e alla startup che offre il servizio. E’, secondo il mio modesto parere, una eccellente pratica che tutti i comuni, anche di dimensioni molto più ampie del Comune di Sedilo, possono prendere ad esempio per rendere più efficace ed efficiente un servizio che è d’obbligo ma che molte amministrazioni evitano di rendere disponibile.

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Fonte: rivistageomedia.it